Social Innovation Trail: i progetti della prima edizione
Profit e non profit uniti da obiettivi di innovazione sui sette distretti territoriali del Paese.
Si è conclusa al Campus ELIS la prima edizione del Social Innovation Trail (SIT), il programma promosso da ELIS con il supporto scientifico di AICCON e il sostegno di UniCredit, dedicato all’innovazione sociale e digitale del Terzo Settore.
La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT è stata coinvolta il qualità di membro del board del territorio Nord-Ovest, insieme a Torino Social Impact, Legacoop iemonte e Confcooperative Piemonte.
Un nuovo modello di co-innovazione per il sociale
SIT è nato con l’obiettivo di mettere in connessione enti non profit, startup e PMI per rispondere a bisogni di innovazione dei territori, sperimentando soluzioni ad alto impatto sociale, replicabili e scalabili.
7 sfide territoriali e 30 organizzazioni coinvolte
L’edizione appena conclusa ha dato vita a un ecosistema articolato e attivo, composto da sette board territoriali distribuiti in tutta Italia, con il coinvolgimento di diciannove organizzazioni tra fondazioni, cooperative ed enti locali. Le sette sfide territoriali hanno permesso di intercettare bisogni concreti delle comunità locali, definire le priorità di intervento, e infine attivare sui progetti messi in campo oltre trenta organizzazioni, tra enti del terzo settore, startup e PMI innovative.
“L’innovazione sociale sta assumendo sempre di più le sembianze di una strategia corale tra attori diversi – ha raccontato Paolo Venturi, Direttore di AICOON – Dentro questa prospettiva gli stakeholder diventano asset-holder ed il risultato è un cambiamento osservabile non solo nella risposta ai singoli ma nella trasformazione del contesto. SIT ha avuto l’ambizione di sperimentare nuove “geografie dell’innovazione” con l’intento di promuovere una nuova generazione di infrastrutture sociali”.
Sette sperimentazioni per il cambiamento
La prima edizione di SIT, con il coinvolgimento della Fondazione nella rete territoriale del Nord-Ovest, ha portato alla realizzazione di sette sperimentazioni pilota concluse con successo, ciascuna legata a un bisogno sociale e territoriale specifico:
- Surf your Talent (Fondazione Ortygia e MiAssumo): una piattaforma per orientare i giovani in Sicilia nel passaggio dalla scuola al lavoro, con strumenti digitali e hub di opportunità.
- CircolarMente (Fondazione Aurea e Smarthink): percorso educativo sull’economia circolare per studenti e famiglie, con contenuti multimediali e laboratori.
- IMHS – Interactive Mental Health Service (Les Aigles e Drimlab): ambulatorio digitale di tele-salute mentale, pensato per le aree interne e montane.
- Care Connect (Kaleidoscopio e MyNet): rete digitale per volontari, caregiver e comunità, per rafforzare il welfare di prossimità e combattere l’isolamento degli anziani.
- Mabasta App (Mabasta e Start Smart): applicazione contro il bullismo con strumenti di segnalazione, gamification e sostegno psicologico.
- Scambi Intergenerazionali (Nuova Socialità e Spirited Design Office): format per far dialogare giovani e anziani in spazi urbani, trasformandoli in hub di socializzazione.
- Teen Mood (Trame di Idee e Grateful): app per il benessere psicologico degli adolescenti, con percorsi di autovalutazione e supporto da specialisti del territorio.
Stefano Gallo (Unicredit): “Ora l’ambizione è sviluppare un modello open source che sia replicabile e trasferibile”
Grazie a SIT, gli enti del terzo settore hanno potuto sperimentare nuove tecnologie e accrescere le proprie competenze. Sono nate nuove alleanze tra attori profit e non profit, con un coinvolgimento diretto delle comunità: giovani, famiglie, caregiver e scuole hanno partecipato attivamente alla progettazione e sperimentazione.
“Abbiamo compiuto un’evoluzione significativa, trasformando una progettualità in un metodo e costruendo una rete che genera valore partendo dall’ascolto – ha dichiarato Stefano Gallo, Responsabile Territorial Development di UniCredit – Ora l’ambizione è sviluppare un modello open source che sia replicabile e trasferibile, che possa venire adottato anche da realtà più piccole, in modo da portare valore anche in quei micro-territori dove spesso l’innovazione fa fatica ad arrivare.”
Diverse delle iniziative avviate sono ora pronte per essere replicate ed estese su scala nazionale, a conferma di solidità del modello promosso da Social Innovation Trail.