Timbell Tambell

Ci sono delle storie che ci portiamo dentro e dei suoni che non ci lasciano mai, a volte basta ascoltarli e seguire il loro flusso: Timbell Tambell è nata così, una storia in rime e musica, registrata durante il lockdown di marzo e aprile del 2020.

Ha coinvolto dei bambini sin dalle prime fasi di ideazione e realizzazione: la voce narrante, le voci cantanti e alcuni strumenti sono stati suonati da loro, che hanno utilizzato le nuove tecnologie per confrontarsi, apprendere, registrare e condividere il materiale, senza mai potersi vedere dal vivo. In seguito abbiamo deciso di sviluppare la storia con la tecnica del teatro delle ombre per aiutare l’immaginario. Abbiamo coinvolto un gruppo di ragazzi che durante l’estate ha girato e montato un video fruibile online da ottobre dello stesso anno.

Le tematiche sono attuali e sono quelle a cui siamo legati da sempre: la natura, l’ambiente, la biodiversità e l’educazione al rispetto della sola casa che abbiamo, la Terra. Crediamo nella potenza del messaggio che può essere diffuso attraverso una storia, come tramite di una riflessione più ampia che parte con semplicità e ritmo. Le fiabe hanno un ruolo protettivo, devono chiudersi in letizia e avere un lieto fine. Ci sembra importante tentare di alleviare il peso della vita, soprattutto per i bambini. Con i più piccoli possiamo concederci il lusso di donare gioia, perché parte da loro la voglia di cambiare, il bisogno di lottare per avere un mondo più pulito, che odori di fiori, con prati estesi dove poter correre e ridere a perdifiato.

Stiamo portando di parco in parco e di classe in classe, un piccolo spettacolo di marionette e strumenti stravaganti raccontando insieme ai bambini le avventure di un piccolo eroe che come loro crede nel mondo di domani. Gli aspetti narrativi utilizzati nella storia permettono di non assopire la parte dell’immaginazione e aiutano a sperare. Diversamente da un prodotto definito in partenza e chiuso, la audio-storia musicata non propone un cartone animato di immagini, ma obbliga ad una concentrazione e attenzione diverse con l’intento di promuovere e valorizzare una fase della comunicazione sempre meno considerata: l’ascolto.